I leoni di Sicilia, Stefania Auci

«Esistono amori che non portano questo nome, ma che sono altrettanto forti, altrettanto degni di essere vissuti, per quanto dolorosi».
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«Esistono amori che non portano questo nome, ma che sono altrettanto forti, altrettanto degni di essere vissuti, per quanto dolorosi».
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«Però ogni notte, al momento che si rannicchia in questo modo, gli sembra di tornare piccolo. E, invero, piccoli, cresciuti o grandi, giovani, anziani o vecchi al buio si è tutti uguali».
Continua a leggere “La storia, Elsa Morante”«Dunque gli dei erano tali? […] «Il Sacro Toro, Poseidone, Zeus, la Grande Madre e tutte le forze vitali del cosmo vanno onorate sempre, ricordalo. Chi si ribella è finito, non ha futuro né famiglia». Al mutar del vento (La vera storia di Arianna, Teseo e il Minotauro) narra la vicenda di Arianna in una versione molto personale, raccontando la storia da diversi punti di … Continua a leggere Al mutar del vento, Paola Maria Liotta

«C’era qualcosa in me che chiamava gli abbandoni».
Continua a leggere “Borgo Sud, Donatella di Pietrantonio”
«I nostri corpi in casa sono freddi, come pupazzi di neve ci muoviamo rigidamente da una stanza all’altra e questo torpore io non voglio condividerlo, lo tengo chiuso a doppia mandata in quello spazio angusto che è la mia memoria famigliare».
Continua a leggere “L’acqua del lago non è mai dolce, Giulia Caminito”
«C’è stato un tempo. L’acqua, in certi punti tanto calda da indurre al sonno; il languore si faceva così forte che avevo l’impressione di sparire. Ora, pensavo, questa forza, che è il contrario della forza, mi trascina giù».
Continua a leggere “Terrapiena, Carola Susani”
«Guardando il tramonto sopra le Alpi sente che, per continuare a vivere e progredire, deve amare quella stessa persona che la carta d’imbarco ha assegnato al suo stesso posto, lì, accanto all’oblò che gli apre lo sguardo verso un giorno e una notte d’Europa».
Continua a leggere “Camere separate, Pier Vittorio Tondelli”
«Forse si spezzò qualcosa in quel momento, qualcosa in qualche parte del mio corpo, forse dovrei collocare lì la fine dell’infanzia. Di certo mi sentii come se fossi un contenitore di granuli che in un modo impercettibile cadevano fuori di me da una fessura minuscola».
Continua a leggere “La vita bugiarda degli adulti, Elena Ferrante”
«I ricordi restano sempre dove li abbiamo lasciati: noi ci alziamo, andiamo, richiamati a tavola dalle madri, e i ricordi restano sugli scalini. Almarina non aveva ricordi così ed era vestita di carta, ma possedeva la luce del futuro negli occhi: e il futuro comincia adesso».
Continua a leggere “Almarina, Valeria Parrella”
«Tu sei un colibrì perché come il colibrì metti tutta la tua energia nel restare fermo. Settanta battiti d’ali al secondo per rimanere dove già sei. Sei formidabile, in questo. Riesci a fermarti nel mondo e nel tempo, riesci a fermare il mondo e il tempo intorno a te, certe volte riesci addirittura anche a risalirlo, il tempo, e a ritrovare quello perduto, così come il colibrì è capace di volare all’indietro. Ecco perché starti vicino è così bello».
Continua a leggere “Il colibrì, Sandro Veronesi”
«Ma più che senso di colpa, quello che provo è altro. Una singolare nostalgia: più che del passato, di cose mai successe, di cose non ancora successe, di cose che forse avrebbero potuto succedere. Una nostalgia al futuro anteriore. Una nostalgia del non-più-possibile. Forse un giorno saremmo riusciti a parlarci. Forse, almeno una volta, avrei potuto fargli una carezza».
Continua a leggere “Città sommersa, Marta Barone”